Palmares Lucca Comics Awards 2023

Yellow Kid Maestro del Fumetto

Frank Miller

Il suo autoritratto, presentato in anteprima, sarà esposto nelle Gallerie degli Uffizi nella galleria degli autoritratti di alcuni dei nomi più importanti del fumetto mondiale.


Yellow Kid Fumetto dell’anno

Transformer, di Nicoz Balboa (Oblomov Edizioni)

Motivazione della giuria: l’autore racconta, senza pudori né ipocrisia, la sua transizione da femmina a maschio. Seguito spirituale del precedente Play with Fire, in cui l’allora autrice si interrogava sulla sua identità di genere, Nicoz Balboa entra nei dettagli del processo di transizione, senza tacere di ormoni, di protesi estetiche e soprattutto dell’ansia nel ricostruire le sue relazioni. Per Nicoz un duplice percorso, di scoperta e costruzione di sé; per gli altri una lettura illuminante.


Yellow Kid Autore/Autrice dell’anno

Silvia Ziche per La gabbia(Feltrinelli Comics)

Motivazioni della giuria: opera in cui un personaggio di fantasia, che potrebbe o meno essere una proiezione dell’autrice, fa i conti col fantasma della madre morta e della sua costante depressione. Il libro forse più personale di Silvia Ziche, intimo e delicato nell’evocare i trabocchetti di una trasmissione matrilineare dei valori, spingendosi così oltre una generica denuncia del patriarcato, che, in questo caso, fa più che altro da contesto implicito. L’umorismo tipico dell’autrice stempera, ma non depotenzia, la disincantata malinconia del racconto.


Gran Guinigi Miglior fumetto breve o raccolta

Topolino e l’incubo dell’Isola di Corallo di Marco Nucci e Casty (Panini Comics)

La giuria ha così descritto l’opera: Macchia Nera è prigioniero nell’isola di Corallo, versione disneyana di Alcatraz. Ma ha un piano per fuggire, riprendere i suoi crimini e al tempo stesso mettere in difficoltà il suo nemico di sempre. Un po’ storia soprannaturale, un po’ classica storia d’evasione (letterale, non metaforica), un bel po’ thriller-noir, un ottimo esempio di fumetto disneyano moderno, che addirittura rinuncia al lieto fine classico. Casty ai disegni è una garanzia, il più giovane Marco Nucci ai testi una solida conferma.


Gran Guinigi Miglior fumetto seriale

Eternity di Alessandro Bilotta e AAVV (Sergio Bonelli Editore)

Nelle parole degli esponenti della giuria: Alceste Santacroce è un giornalista scandalistico, un “gossipparo” di vecchia scuola che si muove con suprema eleganza in una Roma retrofuturista. La nuova serie di Alessandro Bilotta per Sergio Bonelli Editore racconta il lato oscuro della fama, con uno sguardo morale ma mai moralista. Fra modelle in cerca di fortuna e presentatori in crisi, le prede di Alceste sono protagoniste tanto quanto lui, a comporre il quadro di un’umanità dolente e costretta all’apparenza, costantemente sospesa fra pietà e cinismo.


Gran Guinigi Miglior disegno

ex aequo a Francesca Ghermandi per I misteri dell’oceano intergalattico (Eris) e Léa Murawiec per Il grande vuoto (COMICON Edizioni)

C’è un cagnolino, una specie di Snoopy moderno, che fa naufragio e si accorge che gli hanno rubato il cervello. C’è un bizzarro mondo da esplorare, pieno di scoperte e di avventure. E c’è un’autrice, Francesca Ghermandi, che torna al fumetto lungo dopo più di dieci anni. Realizzato per il Giappone, un onore che pochi autori occidentali possono vantare, il libro è la versione di Ghermandi della più classica epopea fantastica, che ha più il sapore dell’Orlando furioso che del fantasy contemporaneo. Coltissimo e stratificato, e al tempo stesso leggero e accessibile”.

Per il libro di COMICON Edizioni “in una società in cui solo la presenza nella coscienza altrui garantisce la sopravvivenza, una donna diventa famosa senza tener conto delle conseguenze. Satira pseudo-fantascientifica della moderna economia dell’attenzione, per cui vivere equivale ad apparire. Il tratto stilizzato dell’autrice è molto efficace, in particolare nella resa della città distopica come una foresta di insegne riportanti solo nomi propri, metafora visiva dell’imperante proliferazione dell’ego.


Gran Guinigi Miglior sceneggiatura

Tom King per Human Target (Panini Comics)

la giuria ha così presentato il lavoro dell’autore “Christopher Chase, il Bersaglio Umano specializzato nel “morire” al posto dei suoi clienti, viene avvelenato e gli restano solo dodici giorni di vita per scoprire chi è stato. Un noir vecchio stile ambientato nell’universo DC, che Tom King dimostra ancora una volta di saper maneggiare abilmente, forzandone i limiti senza mai romperli. C’è tutto: una “detection” senza speranza risolta in gran parte tramite i dialoghi, l’amore impossibile per la “femme fatale” di turno, una complessa rete di inganni e bugie, una visione del supereroe disillusa e tutt’altro che eroica”.


Gran Guinigi Miglior esordiente

Iris Biasio per Mia sorella è pazza (Rizzoli Lizard)

Una donna deve confrontarsi con la difficile condizione della sorella, da sempre particolare e traumatizzata dalla perdita del marito, che finisce per perdere contatto con la realtà e chiudersi in un mutismo assoluto. Non c’è alcun pietismo né facile psicologismo nel bel libro di Iris Biasio. Anche il trauma, che pure c’è, non diventa mai retorica del trauma: è solo uno dei nodi di quella rete misteriosa che è la mente umana, che rimane inconoscibile a dispetto di qualunque idea di “normalità” o di “pazzia”.


Gran Guinigi per un’iniziativa editoriale – Premio Stefano Beani

Domani Fumetti, inserto del quotidiano Domani a cura di Michela “Sonno” Rossi – Editoriale Domani.